MASSIMO NAPOLI | Omotesando
È un progetto che cerca di offrire una rappresentazione della quotidianità frenetica di una delle zone dello shopping e della moda più note di Tokyo. Con un uso sapiente del nero e della luce, il modo di fotografare di Napoli è teso alla sorpresa, all’elogio della luce. Premiato con il Premio Portfolio Italia 2023, il progetto presenta scatti in cui ogni scena sembra svelata su un palcoscenico in cui la luce naturale impreziosisce piccoli particolari: volti dai contorni delicati, sguardi intensi, sorrisi accennati, il vento che scompiglia i capelli, il dettaglio di un vestito, arricchiscono ogni fotografia di una dimensione di bellezza e sorpresa, mentre il forte bianco e nero conferisce a tutte un carattere misterioso e contemporaneo. Il progetto, cominciato nel 2015, non ha un vero sviluppo ma sembra totalmente casuale: solo a un'analisi più dettagliata rivela tutta la raffinatezza di un bellissimo esempio di street photography, che ci invita, grazie alle sue protagoniste femminili, a cogliere il Genius Loci di un luogo in cui lusso, modernità e tradizione si incontrano.
Massimo Napoli (Salerno, 1978). Al Giappone deve soprattutto la moglie e l’amore per la fotografia. Ama fotografarlo ad anni alterni, per poche settimane alla volta, e vede la sua attività fotografica in altri luoghi come mero esercizio per la successiva spedizione in terre d’Oriente, anche se probabilmente è il contrario. Preferisce essere definito fotografo amatore, perché gli amatori hanno a che fare con l’amore.
Monte di Pietà - vicolo del Monte di Pietà 1
Massimo Napoli (Salerno, 1978). Al Giappone deve soprattutto la moglie e l’amore per la fotografia. Ama fotografarlo ad anni alterni, per poche settimane alla volta, e vede la sua attività fotografica in altri luoghi come mero esercizio per la successiva spedizione in terre d’Oriente, anche se probabilmente è il contrario. Preferisce essere definito fotografo amatore, perché gli amatori hanno a che fare con l’amore.
Monte di Pietà - vicolo del Monte di Pietà 1